DROGA LIBERA, O NO? di Carlo Visconti

DROGA LIBERA, O NO? di Carlo Visconti

di Carlo Visconti

Si discute da molto sulla liberalizzazione delle droghe leggere.

Il dibattito anima convegni, tavole rotonde, trasmissioni televisive, talk show e quant’altro. Ognuno dice la sua.
Esperti e non esperti sono convinti, quando parlano in pubblico, senza curarsi che tanti giovani li ascoltano. E giù ad espressioni pro e contro il proibizionismo, con ricette talvolta discutibili.
Il problema è enorme ed investe non solo l’Italia, ma anche tutta la comunità internazionale. E questo dibattito deve essere spostato anche in sede ONU, per le evidenti implicazioni che toccano tutti i paesi del mondo. Ma prima di parlare, talvolta a sproposito, occorrerebbe tener presenti dei fatti concreti che devono soccorrere obbligatoriamente per la ricerca di una soluzione concreta, se mai se ne potrà trovare una.

La cocaina può essere prodotta per ragioni climatiche e territoriale, solo in Colombia, Bolivia e  Perù. E’ in quei luoghi che si attesta il 90% della produzione mondiale. Chi la produce sono poveri contadini che vengono sfruttati dai monopolisti della droga,che compensano con pochi sodi la fatica di tanta  gente affamata.

Ebbene la Comunità internazionale, se fosse realmente animata da un vero fuoco sacro ,di contrastare realmente il fenomeno letale della droga, dovrebbe muoversi tutta insieme.

Trattare direttamente con i contadini e non con le strutture di governo di quei luoghi spesso corrotte, proponendo la totale riconversione delle colture di droghe con altre colture. Ovviamente con una retribuzione almeno doppia di quella da fame, attualmente percepita dai poveri campesinos. Un idea? Buona o cattiva, perché non discuterla pubblicamente.

Altro argomento: la droga leggera non fa male.

Non è vero, oramai sembra provato che anche le piante di marijuana’s, sono state sottoposte a manipolazioni genetiche, ottenendo un the (principio attivo), assai vicino a quello della cocaina. E poi è anche provato che l’uso della marijuana riduce lo spessore della corteccia cerebrale.

Dunque rendere libero l’uso della marijuana è oltremodo pericoloso. Attualmente la marijuana si vende a 4 euro a grammo. La sua liberalizzazione e vendita libera ai maggiorenni, potrebbe essere attuata con un prezzo, così dicono gli esperti, a 12 euro al grammo.

Ed allora, con la liberalizzazione i diciottenni potrebbero comprarla in farmacia a quel prezzo superiore. Ma se è vero che il prezzo lo fa il mercato, perché non comprarla al mercato nero a 4 euro al grammo. Ed a questo mercato si rivolgerebbero certamente tutti i ragazzi infradiciottenni.  Parliamo di questi argomenti con equilibrio, discutiamoli con i giovani, ma senza ricette precostituite e con informazioni scientifiche serie e confermate in sede internazionale

Carlo Visconti
 



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