SOGNO O SON DESTO? - Carlo Visconti

SOGNO O SON DESTO? - Carlo Visconti

di Carlo Visconti

Autovetture in sosta dovunque i tutte le città.

Milioni di euro per contravvenzioni che Comuni non riescono ad incassare.

Nelle città che maggiormente frequento per vita e personale e per lavoro,  Napoli e Roma, le auto in sosta vietata sono centinaia al giorno, vigilate ben bene da parcheggiatori abusivi, spesso sotto l’occhio vigile dei vigili. Mi si passi il bisticcio. Sui marciapiedi, in curva, sulle strisce pedonali , sugli spazi riservati ai disabili, davanti ai passi carrabili.
Tutte soste rigorosamente senza sanzione.

Il costo sociale di questo fenomeno è altissimo, il traffico intralciato, l’inquinamento e quant’altro ancora.
Eppure da un po’ di tempo tanti solerti vigili e talvolta anche la polizia stradale, hanno iniziato ad elevare contravvenzioni sulla base dell’art. 168 del del Codice della Strada, ove è previsto  al comma 4, che “durante la sosta e la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso”.

E fu così che  sempre più automobilisti  hanno rinvenuto sul  parabrezza  della propria auto, l’odiato foglio di contravvenzione  per non aver chiuso a chiave le portiere della propria vettura o per non averne chiuso finanche un solo finestrino. Figuriamoci se uno non chiude tutti i finestrini.
Ovviamente i proprietari di modellì coupè e comunque di veicoli a due porte sono avvantaggiati, perché possono dimenticare aperti solo due finestrini e due portiere.

Dunque i malcapitati e disattenti autisti che lasciano un veicolo parcheggiato e con il finestrino aperto, sarebbero colpevoli di incoraggiare il furto, e quindi un reato e comunque di consentire a malintenzionati di utilizzare quei veicoli senza il loro consenso.
Credetemi, io vorrei conoscere personalmente chi ha scritto quella norma e conoscere ad uno ad uno tutti coloro che hanno elevato contravvenzioni di tal guisa. Perché vorrei svegliarmi da un sogno.

Come ho appreso dal sito PoliziaMunicipale.it, il comandante di quella Polizia di Montecatini terme, ha riferito di non aver trovato nulla di strano e si è detto  orgoglioso di avere il primato per l'emissione di contravvenzioni contro chi  infrange l’art. 168, essendo questa norma  spesso dimenticata e mai presa in considerazione. Complimenti vivissimi. Ed allora come la si mette con le auto spider prive di “capote”? In sostanza, si è detto che il guidatore o proprietario, deve fare il possibile per dissuadere i malintenzionati, attraverso l’adozione di tutte quelle cautele per scoraggiare gli aspiranti ladri.

Passi per i conducenti che lasciano l’auto aperta con le chiavi inserite nel cruscotto, ma coloro che lasciano il veicoli con il finestrino abbassato, senza le chiavi inserite, davvero incoraggiano il furto?
Perché il ladro, o l’aspirante ladro, per impadronirsi dell’auto deve solo entrare dentro e proferire l’espressione lazzaresca “mettiti in moto e cammina”. Oppure deve forzare il cruscotto, forzare il meccanismo di accensione ?

Bahh!! Che strano paese l’Italia che si sveglia di fronte a i finestrini abbassati e tollera l’enorme numero di infrazioni ben più perniciose, al Codice della Strada.

Carlo Visconti

 



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